De Chirico De Pisis. La mente altrove

De Chirico De Pisis. La mente altrove

Data: 14/07/2018 - 31/10/2018

De Chirico De Pisis. La mente altroveè l’invito a entrare in contatto con il mondo figurativo e onirico di 40 opere, provenienti da prestigiose collezioni private italiane ed estere, realizzate da entrambi gli artisti nell’arco della loro vita e proposte in un particolare allestimento che in una delle due cappelle della chiesa in Palazzo San Francesco sfocerà in un’ambientazione metafisica, silente, evocativa: una poltrona dipinta, là, dentro una stanza dove ogni cosa è immobile, dagli arredi provenienti dalle collezioni di Palazzo Silva a Domodossola, genesi suggestiva per la creazione pittorica, alla visione di una natura morta che conquista la realtà e se ne appropria.

La mostra sviscera il tema della mente altrove, del sogno, tema cardine anche della seconda edizione di Domosofia che si terrà a Domodossola nella terza decade del mese di settembre.

Attraverso il linguaggio della metafisica, di cui De Chirico e De Pisis sono assoluti protagonisti, si potrà assistere alla suggestione che pittura e poesia si scambiano all’infinito le parti in un gioco armonico d’amorosi sensi. Infatti, afferma De Pisis, “la metafisica (poesia in altre parole) che si sprigiona da un’opera d’arte, non si riferisce solo alle forme più o meno astratte in cui essa è composta, ma allo spirito che la informa. […] La metafisica è fatta spesso più di semplicità, chiarezza, sonorità e palpito che di ricerca e di aridità”.

In mostra, nella selezione curata dal nuovo Conservatore dei Musei Civici Antonio D’Amico, si potranno ammirare tele che raffigurano i temi consueti del loro repertorio: le nature morte, animate per De Pisis e inanimate in De Chirico, le vedute cittadine, in cui si scorgono a volte piccoli o grandi personaggi che vivono nel silenzio dello spazio, e i ritratti - in cui grazie allo strumento pittorico, i due artisti comunicano una personalissima percezione del tempo, inteso come un eterno presente e guardano la realtà che li circonda con uno sguardo intimo e psicologico, scoprendo che ogni cosa possiede un’anima e un preciso racconto da mostrare. De Chirico e De Pisis si astraggono dalla realtà e si lasciano trascinare dal sogno e dal ricordo di luoghi e immagini, infatti ogni composizione smaschera le loro passioni e contiene idee, pensieri e, soprattutto, l’essenza nascosta della natura che i due artisti scrutano per restituire allo spettatore le sensazioni provate dinanzi ad essa.



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